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Avvisi / Eventi - Aprile

2 - Domenica delle Palme

     Benedizione delle Palme alle 10.30 chiesa S.Antonio

     a seguire, processione e S. Messa in Chiesa Madre

    ore 18.30 - S. Messa a San Rocco 

 

3/4/5 - Confessioni alle ore 17.00 a San Rocco

5 - Messa per il trigesimo di Don Rocco

      ore 18.30 a San Rocco

6 - Giovedì Santo

     S. Messa in Coena Domini ore 18.30 in Chiesa Madre

     Ora di adorazione comunitaria ore 22.00 in Chiesa Madre

     - i germogli di grano si possono portare in Chiesa Madre dalle 09.00

     - la chiesa chiude a mezzanotte

7 - Venerdì Santo

     - la Chiesa Madre riapre alle 07.00

     - celebrazione della Passione di Gesù alle 17.30

     - a seguire, Via Crucis vivente per le vie del centro storico

    

8 - Sabato Santo

     inizio veglia Pasquale ore 23.15 in Chiesa Madre

 

9 - Pasqua di Risurrezione

 

     SS. Messe come la Domenica

Articoli

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Nel corso degli anni, nelle pertinenze della Parrocchia si sono accumulati, nel senso letterale della parola, molti libri, opuscoli, collane, riviste; l’unico piccolo problema consisteva nel fatto che, a causa dei vari spostamenti dovuti alle ristrutturazioni successive alle varie calamità naturali, non si sapeva cosa c’era e dove stava.

Si è quindi deciso, dopo il termine dei lavori di ristrutturazione della Casa Canonica, di riportarvi la Biblioteca Parrocchiale e renderla fruibile.

Per comporla è stato necessario un lungo lavoro di catalogazione e sistemazione, le cui modalità farebbero sicuramente arricciare il naso ad un esperto bibliotecario, in quanto lo spazio a disposizione non consentiva la sistemazione tradizionale di così tanti scritti.

Essa è infatti composta da circa 8500 elementi: se li mettessimo tutti in un unico ideale ripiano, copriremmo la distanza tra la Canonica e la Chiesa Madre.

Ci si è pertanto dovuti arrangiare, anche disponendoli in doppia fila nello stesso ripiano; ma adesso almeno sappiamo cosa c’è  e  dove si trova.

Lo scopo è stato raggiunto inserendo in un vecchio PC, adibito esclusivamente a tale scopo e sito in uno dei due locali che ospitano la biblioteca, un foglio di calcolo ideato appositamente e nel quale sono stati immessi i dati relativi a ciascuna pubblicazione. Grazie ad esso oggi, scrivendo una parola di ricerca in una apposita casella si ottengono, evidenziate in colore diverso e in cima alla lista, le righe relative a tutti i titoli che contengono tale parola (o parte di essa), e lo stesso avviene ricercando il nome di un autore.  Naturalmente le righe evidenziate contengono, oltre al titolo, l’ubicazione, l’autore, l’anno di pubblicazione, il numero dei componenti in caso di collana e una pseudo-tipologia dell’argomento trattato (catechesi, storia, letteratura, ecc.)

Come era lecito aspettarsi, praticamente metà del contenuto della biblioteca è  di carattere religioso: teologia, catechesi, scritti papali, biografie di santi, preghiere, insegnamento della religione, riviste cattoliche, eccetera; ma quasi altrettanto materiale tratta di “altro”.

Vi sono infatti libri sull’arte, enciclopedie di ogni tipo, atlanti, libri e mappe del Touring, svariate pubblicazioni edite dalla Regione Basilicata, libri di letteratura antica e moderna, di avventure, di tematica militare, spartiti musicali, materiale su Pignola, alcuni scritti di politica, riviste, libri di scienze, altri che trattano argomenti sociologici o di storia, altri ancora su leggi e codici, almanacchi, e chi più ne ha più ne metta.

 

Tra l’altro è stata anche l’occasione per qualche “scoperta” : sapevate tutti che Collodi, il padre di Pinocchio, ha scritto anche il libro di racconti “Occhi e nasi”, o che De Amicis, l’autore del mieloso “Cuore”, è anche autore del racconto “Amore e ginnastica” ? (nel quale si parla con ironia di una passione collettiva per una maestra di ginnastica)

 

Riguardo alla datazione, si va dagli anni 2000 al 1700; e almeno uno è del 1606. Diciamo “almeno” perché alcuni testi visibilmente antichi purtroppo non riportano la data.

Piluccando tra i titoli “antichi”: le Satire di Giovenale del 1707, le opere di Tito Livio del 1740, un libro sulla costituzione del seminario a Potenza (1764), una Odissea del 1792, un Corso di diritto commerciale del 1830,  “Commentaire du pret, du depot, du sequestre” (1845), “Elementi di fisica sperimentale” del 1846,  “Trattato della dote” del 1857,  “Almanacco igienico popolare - gli accidenti della vita” (1886),  “L’orto -  manuale di coltivazione” (1887), “Istruzione sui lavori da zappatore” (1928), “Dell’ozio in Italia” (1871), “Elementa geometriae planae et solidae” (1761), “Introduzione alla volgar poesia” (1818)

  

Come già accennato, non sempre è riportata la data di pubblicazione:  abbiamo rinvenuto uno spartito “Beethoven ouverturen” quasi certamente dell’800, il testo di un corso di francese della Durium,  un codice civile di Napoleone,  “La luce elettrica domestica”, un Eneidos di Virgilio e molti altri ancora per i quali caso per caso si può solo ipotizzarne il periodo riferendosi al costo (espresso ad esempio in centesimi di lira), oppure a caratteri di stampa da tempo in disuso, o all’uso di terminologie  arcaiche (  “Quistioni di diritto” ); si potrebbe anche fare riferimento al periodo in cui è vissuto l’autore, ma può accadere che manchi anche il suo nominativo.

Per finire dobbiamo precisare che gli scritti più “recenti”, vale a dire con meno di cento anni di età, sono mediamente ancora in perfetto o buono stato; lo stesso purtroppo non si può dire di quelli dei secoli precedenti, che hanno patito il deterioramento dovuto a tempo, guerre, terremoti; ma tutto sommato è già tanto che siano arrivati sino a noi.

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PADRE DI COMUNITA’

Dall’officina vicino la fontana ai libri di latino

a un amore senza limiti per una missione grande

Bambini aggrappati alla tua veste nera

Giovani educati a essere qualcuno

e a dipingere il mondo con fiducia

Un insegnamento per tutti

chi ama non sbaglia mai

Un altare terrestre per le domande di ognuno

Un sorriso gioioso non scalfito dagli anni

Momenti di grazia

Profumo di sempre

Padre di tutti noi

Ora stride un silenzio surreale

la tristezza riempie i nostri cuori

Tra ciglia appesantite un velo di nostalgia

fa fatica ad asciugare le nostre lacrime

Solo i ricordi riecheggiano

e fanno eco alle nostre preghiere

Grazie Don Rocco

Semplicemente grazie

 

                                                                                                                                 Tina Garreffi

In memoria di Don Rocco Piro - 7/3/2023

 

Reverendissimo Monsignor Piro, Caro don Rocco, in questo giorno funesto, che nessuno si augurava arrivasse mai, in qualità di Presidente dell’Azione Cattolica di Pignola ed a nome di tutti coloro che rappresento, ti rivolgo queste poche parole, per dirti che l’intera comunità pignolese si inchina  per commemorare il tuo trapasso dal mondo dei vivi a quello celeste.

Per oltre 70 anni ci hai insegnato ad agire ed amare cristianamente, ad avere fede e, soprattutto, a porre in essere, con entusiasmo, gli inestimabili ideali della dottrina sociale della Chiesa: la carità, il bene comune, il rispetto inviolabile della persona umana, l’onestà e la difesa dei più deboli e dei loro diritti.

Queste prerogative sono sempre state il fulcro della tua missione di pastore della Chiesa Pignolese.

Hai ottemperato al tuo compito con tenacia, svolgendo quel ruolo fondamentale di protagonista della nostra crescita, grazie alla tua raffinata e poliedrica attività di sacerdote e teologo, di educatore ed operatore culturale, nonché di studioso e fine intellettuale.

Hai saputo infondere in ognuno di noi quella legge etica e morale non scritta, che tanto ha contagiato i nostri cuori perché sostenuta da forte vigore ed umanità.

Su di te, caro Monsignor Piro, si è detto e scritto tanto, però, non posso esimermi dal sottolineare le tappe più significative del tuo operato e delle tua totale e profonda dedizione per Pignola e la sua gente.

Dal lontano 1950, hai dedicato il tuo ministero alla nostra comunità con entusiasmo, non hai tralasciato occasione alcuna per portare il messaggio di Cristo ai bisognosi all’insegna della misericordia, della carità e del perdono.

Per anni, durante le tue prime esperienze sacerdotali, hai girato per l’intero agro pignolese con una moto Lambretta, tanto da farti chiamare  “prete volante”, per celebrare la Santa Messa e portare i Sacramenti, aiuto, conforto e consolazione agli infermi del Centro abitato, delle frazioni e dei casolari di campagna sparsi sul territorio.

La tua frenetica missione di teologo, e difensore della fede, non ti ha mai vietato di espletare la tua attività anche in altre Parrocchie, dentro e fuori Diocesi, e perfino fuori dall’Italia, con momenti di preghiera, di predicazione e di formazione.

Una splendida peculiarità, inoltre, è stata la tua lungimiranza.

Una lungimiranza, giammai autoreferenziale, ma scaturita da una tua particolare essenza interiore che ti ha consentito, con grande senso civico e riservatezza, di promuovere e curare, nelle sue più svariate forme, le doti intellettuali, operative e creative di tanti giovani, indirizzandoli e guidandoli nelle scelte della loro vita.

Infatti, non pochi sono i talenti pignolesi che si sono formati alla tua scuola!

Essi, oggi, sono affermati professionisti, sacerdoti, imprenditori, operatori della scuola, del mondo economico, sociale e culturale. Ognuno di loro ha raggiunto traguardi ragguardevoli, grazie al tuo silente lavoro di formazione spirituale, civile e culturale: una vera scuola di vita!

Dal 1950 ad oggi non c’è stato aspetto della vita sociale pignolese che non abbia avuto e che fare con te, caro Don Rocco! Cito soltanto l’associazionismo sportivo, il cinema parrocchiale, la filodrammatica, le colonie estive, le missioni, i pellegrinaggi, la realtà scolastica, l’istituzione della Cassa Rurale, il fermento socio culturale.

Non meno importante è stata la tua presenza tra gli operai, i meno abbienti, gli anziani e gli ammalati, verso i quali hai sempre riservato particolare riguardo ed attenzione, nonché fra i tanti pignolesi emigrati e le loro famiglie rimaste in paese, affinché non rinunciassero o recidessero per sempre le loro radici.    

Sei stato un vero pignolese doc, caro Monsignor Piro, legato con tenacia e generosità al tuo paese ed alle sue limpide e solide tradizioni religiose e laiche.

Esemplare, poi, è stata, soprattutto, la tua devozione verso Maria SS degli Angeli, nostra Patrona e Protettrice. Una devozione così profonda e sentita da distogliere il tuo interesse verso tante altre motivazioni, soprattutto verso quelle che, se curate con impegno e zelo, ti avrebbero consentito di aprire le porte per solcare percorsi più facili, adeguati ed agevoli al fine di intraprendere una brillante carriera ecclesiastica: ne avevi i titoli, le capacità, le qualità e le competenze!

Caro don Rocco, questo sviscerato spirito di amore per Pignola ti ha fatto sempre onore e non c’è pignolese, oggi, che non riconosce in te una esemplare figura storica, un raffinato intellettuale ed un sagace spirito religioso che si è prodigato tanto per l’intera Comunità e la sua crescita.

Con il tuo temperamento hai sempre sprigionato energie positive negli interlocutori, non ti sei mai tirato indietro di fronte a qualsiasi difficoltà, hai difeso con i denti la tradizione millenaria dell’identità storica pignolese, quella cristiana e soprattutto quella devozionale per la nostra protettrice Maria SS degli Angeli.

E proprio a Lei rivolgiamo, in questo triste momento, la nostra preghiera, nella certezza del sublime abbraccio che ti ha riservato, per poi presentarti al cospetto di Dio ed ottenere il meritato riconoscimento di sedere sugli scranni dei Giusti e degli Eletti in Paradiso.

Grazie di tutto, caro ed indimenticabile Don Rocco; per l’identità pignolese sei stato e sarai per sempre un luminoso faro, la cui luce inesauribile risplenderà in eterno nei cuori di tutti coloro che ti hanno conosciuto, apprezzato e stimato.

Addio, Monsignor Piro, Pignola ti saluta e ti abbraccia, in attesa di rincontrarti ancora.

                                                                       Il Presidente dell’A.C. di Pignola

                                                                                   Fiorentino  Trapanese

Pignola, 8 marzo 2023

 

“La bellezza straordinaria ed originale di Pignola è nella natura che la circonda e nella composizione progressiva del suo abitato nel corso dei secoli.”

Così Don Rocco amava definire la “sua” Pignola, città ricca di storia e di tradizioni che gli ha dato i natali e la gioia di vivere per la Sua Chiesa e per il Suo popolo. E di quei natali, lui ne andava davvero fiero. Ricordava spesso di essere figlio di un fabbro, che forgiava il ferro e che, con l’esempio, formava il carattere dei suoi figlioli.

Formato con sani insegnamenti, Don Rocco ha sempre saputo che con le coscienze dei singoli bisognava avere tanta pazienza ma anche mano ferma. Solido nei principi, fine teologo, era solito tendere la mano ai più bisognosi per indirizzarli sulla strada da seguire, accompagnati dalla sua preghiera. Rigoroso con se stesso, prima che con gli altri, amava chiamare le cose con il proprio nome, senza troppi giri di parole!

Ha operato per il bene del paese esercitando il Ministero Presbiteriale sin dagli anni cinquanta. Ha insegnato a tanti giovani ad amare il prossimo ripetendo spesso che “quando si ama non si sbaglia mai”. Ha accompagnato per mano tante generazioni senza mai lasciarle sole. Per tanti ragazzi, ha guidato la sua indimenticabile Giulietta, sovraccaricandola di gioia di vivere ed insegnando loro il senso vero della comunità. 

Don Rocco ha sempre mantenuto i contatti con i tanti pignolesi che hanno lasciato il nostro Paese, non mancando di informarli periodicamente con il suo Bollettino Parrocchiale.

Dolcemente, senza mai sopraffare, ci ha trasmesso l’amore per Maria SS degli Angeli, la Tutta Bella a cui ha dedicato l’intera sua esistenza. Colmo di gioia ci raccontava di quel 27 Giugno 1965, quando l’Immagine di Maria SS degli Angeli venne incoronata quale solenne riconoscimento dell’antica devozione dei fedeli di Pignola.

A Lei, come ricordava spesso il nostro Parroco, si sono rivolti in tanti per implorare la grazia o per ricevere doni.

Per conservare le nostre tradizioni e per la cura dei luoghi sacri, egli ha istituito “L’Ordine Equestre dei Cavalieri Regina degli Angeli di Pignola”, ed i Cavalieri gli hanno voluto rendere omaggio in questo suo viaggio. Allo stesso modo, la Scuola dove ha insegnato per anni oggi ha esposto le bandiere a mezz’asta listate a lutto. Tanti fedeli e Associazioni hanno voluto manifestare il dolore per la sua scomparsa.

Non posso non ricordare in questo momento che, all’insediamento di ogni nuovo Sindaco, immancabile, arrivava il suo saluto con l’auspicio di un proficuo lavoro nell’interesse preminente della collettività e nel rispetto della storia e della tradizione del nostro paese. Sempre stimolanti i suoi consigli e lucide erano le sue analisi dalle quali traspariva chiaramente l’amore per la nostra comunità, tant’è che in una sua pubblicazione ebbe a scrivere “mi piace riconoscere il volto vario e multiforme di Pignola nella dinamica che la caratterizza nelle molte varianti della storia”.

Il suo amore per il paese era sempre accompagnato dalla devozione a Maria SS degli Angeli, a cui lui ha voluto donare simbolicamente la medaglia d’oro che la comunità gli aveva conferito ricordando a tutti che egli era strumento per compiere un disegno più ampio.

Al nuovo Sindaco, che Pignola è chiamata ad eleggere fra pochi mesi, non verranno recapitati gli auguri di Don Rocco ma, ne sono certo, da lassù egli “Non farà mancare il sorriso del Padre”

                                                                                                                   Gerardo Ferretti

                                                                                                                        Sindaco

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RICORDO DI DON ROCCO

Per quei pochi che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo, magari perché abitanti a Pignola da poco tempo, e che il giorno del funerale si sono chiesti chi mai fosse la persona che ha richiamato in Chiesa Madre un così grande numero di Pignolesi, forniamo alcuni cenni biografici.

Rocco Saverio Vincenzo Piro nasce a Pignola il 30 Gennaio 1924 “alle ore 24” .

Consegue la licenza liceale nel 1943 al Liceo Orazio Flacco di Potenza. 

Durante i bombardamenti dopo l’8 settembre 1943, insieme con altri coetanei anima l’assistenza agli sfollati che trovano rifugio nelle gallerie delle Ferrovie Calabro-Lucane e il 25 settembre dello stesso anno si reca a Rifreddo per riferire al Comando Canadese delle truppe di occupazione che non era necessario continuare i bombardamenti, non essendovi più alcuna base di resistenza tedesca.

Il 1 ottobre 1945 inizia il Corso Teologico al Seminario di Salerno; la sua prima Messa Solenne è del Giugno 1949 in Chiesa Madre. Insegna religione presso l’Istituto tecnico commerciale e per geometri di Potenza dal 1950 al 1959; riceve il Possesso Canonico della parrocchia di S. Maria Maggiore nel 1961.  Il 19 Giugno 1999 celebra la messa in occasione dei 50 anni di sacerdozio.

Potremmo anche chiudere qui perché, data la sua lunga “militanza” come Parroco di Pignola, praticamente tutti sanno benissimo chi era e cosa ha fatto. Ci viene da pensare a quanto deve essere bello per un parroco battezzare un bimbo, vederlo seguire il catechismo, impartirgli la Prima Comunione, poi la Cresima, poi anche benedirne il matrimonio; per non parlare della gioia di vederne qualcuno seguire le sue orme e divenire sacerdote anch’esso!

Sentite cosa disse in Chiesa Madre in occasione della prima messa di un novello sacerdote di Pignola :

“La vita del prete è una cosa meravigliosa: è un ideale così alto che non si può paragonare a qualsiasi altra scelta di libertà. Quando il Signore chiama, sfonda tutte le porte, irrompe nella vita del prescelto con la forza e l’energia  di un ciclone  e non gli resta che dire: Eccomi !”

E come non menzionare la sua profondissima devozione alla Madonna degli Angeli?

Non è qualcosa che si possa facilmente descrivere, per cui preferiamo che ad esprimerla siano le parole che pronunciò in occasione del 50° di sacerdozio:

Motivi di lode e di ringraziamento alla dolce Madre della mia vocazione e del mio sacerdozio nel Suo Figlio Divino: è stata Lei a guidarmi per mano e che mi ha sempre ispirato fiducia e coraggio, a Lei ho affidato il mio ministero e la Comunità Pignolese, cuore della mia vita.  
Maria, Dignitas Terrae Vineolanae, è davvero la Celeste Patrona Regina di Pignola!"
   

Ad una certa età si va in pensione; ma don Rocco non si è mai sentito un pensionato (e diremmo a ragion veduta: come fa un prete a “smettere” di essere prete?) Fino a non molto tempo fa, se aveva sentore che don Antonio una domenica si sarebbe dovuto assentare, non voleva assolutamente che a sostituirlo fosse “un altro” prete: certo, si faceva accompagnare per gli acciacchi alle gambe, e gli stampavamo la Messa del giorno in caratteri molto grandi così da evitargli problemi di lettura; ma lui era lì, e le sue omelie erano sempre centrate.

In occasione dei funerali, don Rocco sapeva ricordare il defunto con parole che costituivano un balsamo per i parenti; e certo è triste pensare che adesso è lui a ricevere un ricordo affettuoso, lui che è stato un punto di riferimento certo per tutto il paese, che ha insegnato a tanti a guardare dentro di sé, che ha partecipato così attivamente alla vita sociale, che ha scritto libri con preziose informazioni sulla religiosità popolare di Pignola.

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Da persona di cultura qual’era, don Rocco non avrebbe certo gradito che qui ricadessimo nei luoghi comuni; quindi non diremo “don Rocco ci ha lasciati”, anche perché secondo noi sarebbe ingeneroso: don Rocco continuerà ad esserci vicino. Così come ha avuto cura delle sue pecorelle durante il suo lungo mandato, continuerà certamente ad averne anche da lassù.
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Ancora una volta si è palesata la sensibilità dei Pignolesi nel momento del bisogno, come dimostrano i 600 euro raccolti per aiutare le popolazioni recentemente colpite dal sisma in Siria  e Turchia, che abbiamo provveduto a versare alla Diocesi.
Vi ringrazio e vi benedico, don Antonio Laurita

Dall'Ucraina a Pignola per fuggire dalle bombe (RAI3)

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