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EVENTI  Marzo

1 - Festa della Madonna della Fiducia
Recita del Santo Rosario ore 18.00 chiesa S. Rocco
Tesseramento Azione Cattolica
5 - Le Ceneri - Inizio Quaresima
Celebrazione S. Messa e imposizione delle Ceneri ore 18.30 Chiesa Madre
Tutti i Venerdì di Quaresima pia pratica della Via Crucis alle 18.30 chiesa S.Rocco
6/7/8 - Le Quarantore
chiesa di S. Rocco dalle 9.30 alle 18.30
ora di adorazione guidata alle 17.30
Sabato 8: dalle 17.30 nella chiesa di San Rocco
Adorazione guidata per le famiglie dei bambini del catechismo
19 - Solennità di San Giuseppe
S. Messa ore 18.30 chiesa di S. Rocco
25 - Solennità dell'Assunzione di Maria
Rosario e S. Messa ore 18 chiesa di S.Rocco
Cresime : 23 Maggio
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 Articoli 

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Ieri…nella lotta all’analfabetismo…

oggi vittime dell’analfabetismo informatico

C’era una volta il Bibliobus. A partire dal 1949 il Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con i Provveditorati agli Studi iniziò una campagna per la lotta all’analfabetismo partendo dapprima dalla provincia di Salerno, la più estesa di tutto il territorio nazionale, assieme a quella di Potenza, comprendendo nei primi anni anche la provincia di Matera. Poco dopo la campagna venne estesa alle altre regioni italiane.

In pratica vennero allestiti, con un progetto ben studiato, due autobus in modo da trasformarli all’interno in perfette biblioteche viaggianti, onde il nome di bibliobus, corredati di appositi sussidi didattici ed audiovisivi di tutto rispetto, tenendo conto che eravamo agli inizi degli anni cinquanta e da poco usciti dalla seconda guerra mondiale con un territorio abbastanza disastrato.

Il bibliobus con i suoi sporti variabili permetteva, sia dall’esterno che dal suo interno, un’ottima esposizione di libri di vario genere nelle piazze dei paesi visitati, suscitando nella popolazione d’ogni età dagli scolaretti delle elementari agli anziani, vasto interesse e partecipazione agli eventi, diremmo noi oggi, che la sosta del bibliobus comportava. Inoltre il corredo di libri che la biblioteca itinerante si portava al seguito, tenendo conto dello scopo di combattere l’analfabetismo, presentava una selezione di testi di una validità assoluta in particolare per la veste editoriale con cui venivano trattate materie attinenti alla formazione professionale e didattica però alla portata di tutti. Case editrici di primissimo piano in tali ambiti: Hoepli, Edagricole, Lavagnolo, Ramo editoriale degli agricoltori Roma, tanto per citarne alcuni. Veniva stimolato così non solo l’interesse immediato ma sollecitata la comprensione della necessità di saper leggere, scrivere e far di conto, anche se quest’ultima non certo era deficitaria nelle persone dotate di buon senso ed anche esperienza del quotidiano. I testi di natura tecnico professionale riccamente figurati suscitavano la curiosità del potenziale lettore, che benché non sapesse né leggere e scrivere, stimolando le sue connessioni logiche e razionali, lo portava a sfogliare il libro, che diventava così nelle sue mani uno strumento di lavoro, un utensile appunto.

Che cosa accade invece oggi? Si naviga sui motori di ricerca (si dice comunemente così, ma questo non vuol dire nel modo più assoluto ricerca), ci si serve delle famigerate app, si seguono percorsi mediatici a dir poco demenziali, pilotati quasi inconsciamente da sedicenti influencer che si beano di sollecitare la curiosità dell’internauta ma non di certo nel senso che Plutarco le assegnava come stimolo alla conoscenza, rivelandosi al più perfetti maestri di stupidità nel suo significato lessicale più esatto!

E’ senza ombra di dubbio da preferire l’iniziativa del maestro Antonio La Cava, che col suo bibliomotocarro itinerante sollecita la curiosità dei bambini a maneggiare libri e che ben ricorda le visite del bibliobus quand’era ancora ragazzo nel suo paesino! L’analfabetismo informatico dilagante impone per essere arginato il prima possibile, di non servirsi in modo passivo dei mezzi di comunicazione mediatici ma usarli in maniera efficace. Ne va di mezzo la stessa democrazia che mai come oggi tra pandemie e guerre, il potere economico per mantenerla sotto il suo controllo ha profondamente stravolto! E’ d’obbligo l’upgrade e tanto basta!

Michele Vista

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Martedì 14 gennaio si è tenuto nella Chiesa di Sant’Antonio a Pignola un interessante incontro di formazione dal titolo: Fede e Superstizione. Il tema è stato trattato con semplicità, chiarezza e competenza da don Rocco Moscarelli, penitenziere della Diocesi che ha dialogato con Francesca Conte, responsabile parrocchiale del settore adulti di Azione Cattolica. L’incontro si inserisce in un percorso di formazione promosso dal gruppo adulti di Azione Cattolica nel quale, seguendo le linee guida della catechesi associativa, si stanno affrontando temi importanti quali il rapporto tra scienza e fede, fede e tradizione, fede e comunicazione.

L’ultimo affrontato ossia fede e superstizione è stato tra i più significativi anche perché trattato durante la novena in procinto della festa di Sant’Antonio Abate, il Santo che ha fatto della sua fede uno scudo contro ogni forma di tentazione. D’altro canto, il percorso di catechesi che l’A.C. promuove quest’anno ci invita a porre al centro del nostro cammino di formazione la misericordia, invitandoci a fare del vangelo di Luca il nostro compagno di viaggio. Inoltre, l’icona biblica che fa da sfondo al cammino di catechesi di tutti i settori ci invita contemporaneamente a “Prendere il largo” ossia ad essere testimoni della nostra fede allargando gli orizzonti nel rispondere, come Pietro e gli apostoli, alla chiamata di Cristo, a salire sulla barca che è la Chiesa, a solcare il mare che è il mondo, a diventare pescatori di uomini e quindi ad evangelizzare.

È dunque questo l’invito che ogni associato intende interiorizzare con questi incontri di formazione, quello di farsi illuminare dalla Parola e intraprendere, insieme, un cammino di corresponsabilità nella formazione. Per questo il contributo di don Rocco Moscarelli è stato prezioso e significativo perché per il suo ruolo e il suo particolare carisma ci ha fornito utili indicazioni per aiutarci a superare tutti gli ostacoli che potrebbero ostacolare il nostro cammino di crescita nella fede. Uno di essi potrebbe proprio essere una distorta percezione delle fede spesso confusa con la superstizione. A far bene intendere la differenza c’è la frase del nostro sommo poeta Dante che nel sostenere davanti a Pietro l’esame sulla propria fede la definisce usando la seguente espressione “La fede è sostanza delle cose sperate e argomento delle non parventi.” (Paradiso XXIV, 64). Quindi, se da un lato la fede «è il fondamento sostanziale delle nostre speranze», dall’altro è «la premessa concettuale dalla quale dobbiamo dedurre ciò che non vediamo».

Don Rocco ha ben evidenziato questo concetto sostenendo che la fede non può basarsi solo sull’emozione del momento ma deve essere sostenuta dalla preghiera, la sola e vera arma che può frapporsi agli ostacoli di ogni tentazione e che ci può supportare e sostenere in ogni nostra difficoltà. Nello stesso tempo la fede non può prescindere dalla ragione e, infatti, fides et ratio sono binomio inscindibile. La superstizione, invece, abbraccia l’irrazionale e si fonda sul sentimento che spesso da una percezione distorta per cui è importante comprendere che crescere nella fede equivale ad intraprendere un cammino pieno di ostacoli ma che poggia su pilastri fondanti che sono la preghiera e la partecipazione eucaristica ed è illuminato da un faro che è la Chiesa nella sua dimensione comunitaria.

Un sentito ringraziamento, dunque, a Don Rocco Moscarelli che ci ha trasmesso con semplicità di cuore il suo essere e il suo fare, alla responsabile adulti Francesca Conte che con scrupolo e dedizione prepara ogni incontro, a Don Antonio Laurita che accoglie con gioia e a tutti i numerosi tesserati e simpatizzanti che hanno sfidato freddo e neve e non sono mancati.

Angela Guma

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                       Partecipa a "Crea La Maschera" per il Carnevale Storico di Pignola!

L'associazione Young Minds - Events&Co. e la Compagnia Teatrale "Il Sipario" sono felici di invitarti a un'entusiasmante iniziativa in occasione del Carnevale Storico di Pignola! Quest'anno, avrai la possibilità di creare e indossare due maschere iconiche della tradizione: "Z Gërardë Fottë" e la Regina "Giovanna La Pazza".

Cosa ti aspetta? Le maschere saranno realizzate utilizzando materiali di riciclo, in linea con i principi dell'Agenda 2030 per la sostenibilità. Un'opportunità perfetta per divertirsi e, allo stesso tempo, contribuire al rispetto dell'ambiente!

Iscrizioni: Puoi iscrivere la tua partecipazione presso l'ufficio turistico Pignola Turistica, dal lunedì al giovedì, dalle 16:00 alle 19:00, entro e non oltre giovedì 16 gennaio 2025.

Non perdere questa occasione unica per essere protagonista del Carnevale Storico di Pignola!

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